IL GIOCO PER ME:
Ho deciso di modificare l'associazione che avevo attribuito al gioco nel brainstorming iniziale e sono arrivata ad una nuova definizione: il gioco è una seria sperimentazione della propria personalità, dettata da un voluttuoso panico.
IL GIOCO DALLA PARTE DI CHI INSEGNA:
Il gioco è un'attività fondamentale, in quanto permette a tutti gli alunni, anche ai più introversi, di risolvere con più facilità un problema, produrre idee originali, favorire la creatività, la spontaneità e l'espressività, coinvolgendo corpo e mente. Il vero apprendimento si realizza nel momento in cui si mette in gioco la propria identità. Come avevo già accennato nel brainstorming iniziale, credo che uno degli strumenti di apprendimento più efficaci che favoriscono la sperimentazione della personalità e di cui ogni insegnante dovrebbe servirsi sia il gioco di ruolo, la simulazione, l'immedesimazione. Per una effettiva comprensione da parte dell'alunno, spesso non sono sufficienti le semplici spiegazioni teoriche del docente; la drammatizzazione di un determinato argomento, invece, può risultare più efficiente. Il role playing è, dunque, una delle poche tecniche capaci di "sconfiggere" l'apprendimento mnemonico a favore di un reale apprendimento. Rappresenta, inoltre, uno stimolo per conoscersi meglio e creare coesione all'interno del gruppo classe.
In merito al gioco dal punto di vista di chi insegna, dunque, il mio pensiero rafforza i concetti già espressi nel brainstoming iniziale.
sabato 3 novembre 2012
sabato 27 ottobre 2012
domenica 21 ottobre 2012
MISSIONE 5: VOTA I TUOI RACCONTI PREFERITI!
Salve gente!
Ecco le storie che ho deciso di votare tra tutti i racconti e le filastrocche scritti nel Laboratorio di Metodologie del gioco e dell'animazione:
-QUELLO CHE I BLOG NON DICONO (di Dolly nel paese dei balocchi):
Ho deciso di votare questo racconto in quanto particolarmente fantasioso e per il fatto che l'autore abbia personificato il blog. Trovo, inoltre, che sia ben scritto.
-DUE NUOVI AMICI (di Hilaritas):
Sarebbe meraviglioso scoprire l'esistenza di altre forme di vita appartenenti ad altri pianeti e morirei dalla voglia di interagire con loro! Con il mio voto premio l'immaginazione dell'autore.
-FILASTROCCA DI MIRIAM:
Voto questa filastrocca per il suo carattere vivace e brioso e per premiare l'impegno nella creazione delle rime. Complimenti all'autore!
Ecco le storie che ho deciso di votare tra tutti i racconti e le filastrocche scritti nel Laboratorio di Metodologie del gioco e dell'animazione:
-QUELLO CHE I BLOG NON DICONO (di Dolly nel paese dei balocchi):
Ho deciso di votare questo racconto in quanto particolarmente fantasioso e per il fatto che l'autore abbia personificato il blog. Trovo, inoltre, che sia ben scritto.
-DUE NUOVI AMICI (di Hilaritas):
Sarebbe meraviglioso scoprire l'esistenza di altre forme di vita appartenenti ad altri pianeti e morirei dalla voglia di interagire con loro! Con il mio voto premio l'immaginazione dell'autore.
-FILASTROCCA DI MIRIAM:
Voto questa filastrocca per il suo carattere vivace e brioso e per premiare l'impegno nella creazione delle rime. Complimenti all'autore!
sabato 20 ottobre 2012
venerdì 19 ottobre 2012
MISSIONE EXTRA (02): WORDLE
Il gioco:
http://www.wordle.net/show/wrdl/5890713/Il_gioco
Il gioco dal punto di vista di chi insegna:
http://www.wordle.net/show/wrdl/5888873/Il_gioco_1
http://www.wordle.net/show/wrdl/5890713/Il_gioco
Il gioco dal punto di vista di chi insegna:
http://www.wordle.net/show/wrdl/5888873/Il_gioco_1
sabato 13 ottobre 2012
MISSIONE 4: IL BINOMIO FANTASTICO
IL RISCATTO DI SIMONE
“Quanto vorrei avere quelle
lunghe gambe, quanto vorrei essere capace di destreggiare quella palla, darei
tutto solo per poterla avere tra le mani!” pensava tra sé e sé con aria
sognante, ma ancora per poco. Era il solito pomeriggio: Simone era come sempre
sul blog di Michael Jordan. Improvvisamente si accorse di vedere lo schermo in
modo diverso, quasi tridimensionalmente, come se quella palla meravigliosa
fuoriuscisse dallo schermo. «Oh mio Dio! Ma cosa sta succedendo? Sto
sognando?» esclamò Simone impaurito. «Tranquillo! È tutto vero! Sono la palla
di Michel Jordan in persona». «Mio Dio! Mi sto sentendo male! Mamma, papà, c’è
nessuno in casa? Aiuto!» gridava ancora Simone.
«Ehi, non era quello che avevi sempre
sognato? Sono qui, davanti a te! Sono venuta per aiutarti!».
«Non posso crederci! La palla di Michael Jordan
in camera mia! Tu pensi, parli, riesci a leggere i miei pensieri e i miei
desideri!».
«Già! So che i compagni della tua
squadra di basket non sono molto gentili con te e che stai passando un periodo
difficile. So anche che domani si disputerà la finale del torneo! Per questo ho
deciso di raggiungerti e di venire in tuo aiuto. Vuoi davvero stupire i tuoi
compagni e dare loro una bella lezione?».
«Sì, ma non so proprio come potresti
aiutarmi. Sono basso, non mi passano mai la palla e mi fanno sentire un
intruso. Non so se domani mi presenterò in campo, nessuno crede in me. Sto
seriamente pensando di abbandonare il basket, non fa per me…».
«Non dirlo neanche per scherzo! Non preoccuparti,
fidati di me. Questo è il mio piano: domani mi troverai al centro del campo. L’unica
cosa che ti chiedo di fare è seguirmi, accogliermi fra le tue braccia quando
verrò verso di te e tirarmi verso il canestro. Non preoccuparti della tua
scarsa mira: troverò io il modo di centrare l’obiettivo e di farti segnare. Vedrai,
riuscirai a riscattarti!» E la palla scomparve nel nulla.
Simone era rimasto piuttosto scosso
dall’incontro inaspettato con la palla di Michael Jordan, non credeva ancora ai
suoi occhi! E non credeva neanche alla buona riuscita del suo piano. Andò a
dormire pensieroso.
Il giorno della resa dei conti era
ormai arrivato e Simone, nonostante le parole della magica palla, era sempre più
diffidente riguardo alla promessa che questa gli aveva fatto ed era sempre più
convinto di ripetere l’ennesima figuraccia in campo. Mancava poco all’inizio
della partita e Simone si diresse, con aria affranta e disillusa, negli
spogliatoi. Qui incrociava sguardi di disprezzo, di ostilità nei suoi confronti.
Simone avrebbe preferito scomparire nel nulla. Non vedeva l’ora che la partita
terminasse. Le due squadre entrarono in campo; tutti i fischi e gli insulti
erano rivolti a Simone:
«Nanetto, togliti dai piedi!».
«Puffetto, vai a casa!».
La magica palla di Jordan era al
centro del campo. Simone la fissava, ed era come se questa gli trasmettesse
grinta e coraggio. La partita cominciò e, sin dai primi secondi, si notava che
tra Simone e la palla ci fosse un’intesa straordinaria: la palla, scattante e
determinata, non si lasciava afferrare da nessuno che non fosse Simone, il quale cominciava a fare un canestro
dopo l’altro. Fu così che le grida e gli umilianti insulti si trasformarono in
urla piene di ammirazione: la standing ovation era tutta per lui! Il ragazzo,
ancora incredulo, corse verso la palla, la
strinse a sé e pianse lacrime di commozione. I compagni, che fino a quel
momento lo avevano isolato e umiliato, si strinsero attorno a lui: per la prima
volta nella sua vita Simone si sentiva un vero campione!
MISSIONE 3: L'ACROSTICO
Nel Laboratorio di Metodologie del gioco e dell'animazione ci siamo divertiti costruendo gli acrostici della parola UNIMOL. Io ne ho trovati due:
Urlerò
Nomi
In
Modo
Ostile
Lamentandomi
Una
Nave
In
Movimento
Ondeggia
Lontana
Urlerò
Nomi
In
Modo
Ostile
Lamentandomi
Una
Nave
In
Movimento
Ondeggia
Lontana
venerdì 12 ottobre 2012
MISSIONE 2: L'ANAGRAMMA
Costruire l'anagramma del proprio nome e cognome non è affatto semplice. Richiede un po' di pazienza e di inventiva...Ma riuscirci è una vera soddisfazione!
Ecco il mio anagramma:
MARTA PETRELLA-----> L' ARTE PARTE MAL
Provate anche voi a creare il vostro anagramma, ci sarà da divertirsi!
Ecco il mio anagramma:
MARTA PETRELLA-----> L' ARTE PARTE MAL
Provate anche voi a creare il vostro anagramma, ci sarà da divertirsi!
giovedì 11 ottobre 2012
MISSIONE EXTRA (01):
Il gioco per me:
rispetto dei vincoli
imposti.
Il gioco nell'insegnamento:
il gioco è un'attività molto utile per l'alunno, in quanto gli
consentirebbe di risolvere con più facilità determinati problemi. Credo,
pertanto, che siano importanti attività come il role playing o i giochi di
ruolo, in cui l'allievo viene posto davanti ad un problema che cercherà di
risolvere mediante l'immedesimazione.
venerdì 5 ottobre 2012
MISSIONE 1: PROPOSTE PER IL GIOCO DELLA VITA
Il Gioco della Vita è uno strumento importante per conoscersi e fare amicizia. Propongo di aggiungervi due caselle:
- STRUMENTO MUSICALE
- NON L'HO MAI FATTO!
MISSIONE 0: PRESENTAZIONE
Salve a tutti, amici avatar!
Mi presento: sono Bohemian Rhapsody. Benvenuti nel mio blog!
Affrontare questa nuova esperienza mi entusiasma e credo che ci divertiremo molto!
Mi ritengo una giocatrice esploratrice, infatti ciò che mi caratterizza maggiormente è la mia sconfinata curiosità e voglia di scoprire tutto ciò che mi è sconosciuto, perché mi permette di superare i miei limiti.
Attendo le vostre visite...Buon divertimento! ;)
Mi presento: sono Bohemian Rhapsody. Benvenuti nel mio blog!
Affrontare questa nuova esperienza mi entusiasma e credo che ci divertiremo molto!
Mi ritengo una giocatrice esploratrice, infatti ciò che mi caratterizza maggiormente è la mia sconfinata curiosità e voglia di scoprire tutto ciò che mi è sconosciuto, perché mi permette di superare i miei limiti.
Attendo le vostre visite...Buon divertimento! ;)
Iscriviti a:
Post (Atom)